Osservatorio

OSSERVATORIO P.A.L.A.V.
(Parità nel Lavoro come Antidoto alla Violenza di genere)

Proposta di adesione all’Osservatorio sulla Parità nel Lavoro come Antidoto alla Violenza di genere (P.A.L.A.V.)

Il Polo di Biodiritto dell’Istituto di Studi Giuridici M&C Militerni si rende promotore della costituzione di un Osservatorio sulla Parità nel Lavoro come Antidoto alla Violenza di genere (P.A.L.A.V.), con la finalità di a) monitorare la realizzazione degli obiettivi del PNNR in merito all’attuazione della parità di genere, b) realizzare banche dati per l’incontro domanda-offerta di lavoro per donne in difficoltà, c) monitorare l’attuazione della L. 162/2021, n.162, d) fornire consulenza alle imprese per la certificazione della parità di genere, e) produrre studi e ricerche sul tema del lavoro femminile come occasione di empowerment e della parità di genere come antidoto alla violenza, f) sensibilizzare le aziende sui criteri da adottare per perseguire la parità di genere.

Come illustrato nel Preambolo della Convenzione di Istanbul, ratificata in Italia con la L. 77/2013, “il raggiungimento dell’uguaglianza di genere de jure e de facto è un elemento chiave per prevenire la violenza contro le donne”. L’avviamento al lavoro, e con esso l’indipendenza economica, appare la strada d’elezione per raggiungere una effettiva emancipazione, poiché consente di promuovere la concreta parità tra i sessi, rafforzando l’autonomia e l’autodeterminazione delle donne. Esso, pertanto, permette di contribuire a un percorso di contrasto alla violenza di genere, manifestazione di rapporti di forza storicamente diseguali tra i sessi, basati sostanzialmente sulla dipendenza economica della donna.
La L. 162/21, d’altronde, rendendo più stringenti gli obblighi delle imprese e introducendo la certificazione della parità di genere, che le aziende potranno conseguire solo raggiungendo alcuni parametri minimi, potrebbe determinare un clima favorevole all’inserimento lavorativo di donne anche non più giovanissime.

Per il PNRR la parità di genere è una delle priorità in tema di inclusione sociale. Al fine di ridurre il divario di genere, il piano agisce sia con investimenti diretti a favorire l’occupazione femminile, come il “Fondo impresa donna”, sia con altri stanziamenti utili a favorire indirettamente il medesimo obiettivo, quali stanziamenti per gli asili nido e per le scuole dell’infanzia, che mirano a ridurre gli ostacoli alla partecipazione femminile al mercato del lavoro.
Oltre a monitorare l’impatto positivo del PNRR sull’occupazione femminile in Campania, in linea con il “Programma – obiettivo per la promozione dell’occupazione femminile, per il superamento delle disparità salariali e nei percorsi di carriera, per il consolidamento di imprese femminili, per la creazione di progetti integrati in rete” (G.U. n. 175 del 28 luglio 2008 – Comitato nazionale di parità e pari opportunità nel lavoro), l’Osservatorio intende perseguire i seguenti obiettivi:

- promozione dell’accesso delle donne agli ambiti dirigenziali e gestionali, anche attraverso specifici percorsi di formazione manageriale;
- promozione di modifiche all’organizzazione del lavoro, al sistema di valutazione delle prestazioni e al sistema premiante aziendale;
- sostegno alla stipula di contratti per neolaureate e neodiplomate, per disoccupate e donne di età maggiore di 45 anni;
- consolidamento di imprese a titolarità e/o prevalenza femminile negli organi societari;
- individuazione e promozione di misure di conciliazione vita-lavoro, anche per le libere professioniste;
- individuazione e promozione di agevolazioni e accesso al credito per le imprese femminili;
- individuazione e promozione delle misure volte ad incentivare l’assunzione di personale di genere femminile;
- promozione di iniziative volte all’eliminazione del Pay-Gap, al sostegno al reddito delle lavoratrici-madri, all’inserimento di una clausola di condizionalità nei bandi, con quote del 30% di donne nelle assunzioni legate al PNNR;
- iniziative volte all’inserimento nei bandi PNNR di misure premiali per imprese ed enti che certifichino la presenza del 35% di donne.